venerdì 3 aprile 2015

Esoterismo ed Esotismo in Rabarama

Il nome stesso dell'Artista induce al pensiero di terre lontane ed esotiche verso l'Oriente ed i suoi misteri.
Si tratta in verità di una suggestiva assonanza tra una parola assolutamente originale creata dall'Artista e il Sanscrito, come racconta Paola Epifani in una intervista: <<“Rabarama” nasce da un motivo privato, solo successivamente ho scoperto che in sanscrito  “RABA” significa segno e che “RAMA “ è il nome di una divinità, come dire “Segno Divino”, una curiosa coincidenza visto che io di-segno la superficie del corpo: forse chi guida la mia mano, la mia mente ed il mio cuore e' proprio quel qualcuno/qualcosa di cui siamo parte integrante e cellula attiva. >>

Rabarama's "Shakti" - graphical elaboration

Gli antichi dicevano “nomen omen” e sicuramente tale saggezza è valida anche per Rabarama in quanto la componente legata alla mistica del divino e quella legata alla decorazione del corpo sono due tratti essenziali  della sua arte e c'è di più, come vedremo.

L'approccio al misticismo è stato presente fin dalle prime fasi della carriera artistica di Rabarama, anche se declinato verso un ambito scientifico, con la sua indagine ed il suo interrogarsi sulla genetica e la mutazione. E dal momento che la scienza è stata definita come la vera religione dei nostri tempi, ecco che il cerchio è perfettamente chiuso.
Successivamente il misticismo è entrato nelle creature di Rabarama (o le ha create?) nella forma di riferimenti espliciti a simboli esoterici appartenenti a varie culture tradizionali: dai tatuaggi (tamoko) dei popoli polinesiani, alla crittografia massonica, alla cabala ebraica, ai chackra della tradizione Indiana, alla magia medievale, alla numerologia ed alla astrologia e, dopo un'esperienza in Cina, agli esagrammi dell'I Ching, senza dimenticare l'aspetto meno appariscente ma più sostanziale, le pose  delle sue opere infatti si rifanno frequentemente a quelle dello Yoga dell'India.

SHIH
L'aspetto che ha sicuramente contraddistinto Rabarama nella scena scultorea contemporanea è stato quello del decorare la pelle delle sue opere con trame, pattern, segni e disegni.
A questo riguardo è interessante notare, per l'argomento del presente scritto, come l'attività dell' “ornare” (in questo caso del dipingere e disegnare su una scultura) abbia un' etimologia degna di nota: il termine deriva da una forma sincopata del latino ORDINARE col significato di mettere ordine e armonia (il disegno questo è, una serie di segni con un rapporto armonioso tra loro – non apriamo qui le eccezioni derivanti da una certa arte moderna -), verbo che trova la sua radice concettuale nello stesso ambito del termine greco COSMOS, ovverosia l'Armonia suprema dell'universo, il “cosmo” appunto.
Nell'arte di Rabarama si chiude quindi un altro cerchio che collega il “segno” al “divino” una volta di più, in quanto è immediato far coincidere il Cosmo, il Tutto, con la Divinità.
Si potrebbe avanzare che RABARAMA è la forma che prende l'afflato mistico nella materia delle sue creature, attraverso la mediazione dell'umano che le crea.

57 - SUN
Ed ecco che opere come, tra le altre, SHIHSUN e PIECE UNIQUE  iniziano allora ad apparirci come dei libri che hanno assunto una forma umana o come i simboli scultorei del libro di misteri che sta all'interno di ogni uomo, qui trasposto sulla sua pelle ad invitare la riflessione mistica, a  stimolare la contemplazione di “segni” antichi e che possono essere un focus attraverso il quale meditare su sé stessi e sul mondo.

Rabarama non si è fermata all'antico ma, in una visione atemporale o ultra-temporale, tratta anche i simboli della contemporaneità ed addirittura quelli della tecnologia con lo stesso valore di quelli archetipici, il che le permette di giocare arditamente con le lettere, i cuori, i simboli chimici, aspetto questo che può essere meglio compreso riflettendo su quanto scritto in precedenza: il segno che prende una forma (grazie al lavorio di una cultura, di una religione...) è una epifania di un cosmo mistico ben più ampio, anche se quello contemporaneo non ha ancora l'autorevolezza del “tempo” e dell'”antichità”.

Il “segno-divino” di Rabarama è così meglio compreso ma mai avremo accesso all'altra parte di questo nome, in quanto facente parte della intimità profonda dell'Artista. Il Mistero che da millenni indaghiamo sta dunque forse veramente più nell'Uomo che al suo esterno?

E.A.K.

PIECE UNIQUE

Nessun commento:

Posta un commento